Il progetto

I requisiti di un buon impianto d’allarme

La cosiddetta “protezione passiva” per quanto robusta e accurata, può essere violata da malviventi dotati di tempo sufficiente e di attrezzature idonee. Ecco perché il piano-sicurezza deve essere implementato con una protezione di tipo attivo, con l’installazione, da parte di tecnici qualificati, di un sistema d’allarme antintrusione; dispositivi elettronici che, in caso d’intrusione, mettono in funzione impianti di segnalazione che possano anche avvisare la centrale di polizia per un pronto intervento.

Un sistema d’allarme è sempre composto da tre elementi:

  • La centrale di allarme, completa di alimentatore e batteria di accumulatori, che consente all’impianto di funzionare anche in mancanza di energia elettrica
  • I rivelatori, che captano i tentativi di intrusione
  • I dispositivi d’allarme locali e/o remoti (sirene, combinatori telefonici)

Sia un semplice impianto domestico sia quello complesso di una banca hanno sempre questi tre elementi, anche se il loro grado di sofisticazione e il loro numero può cambiare significativamente a seconda dell’applicazione.